mercoledì 24 settembre 2014

Le poesie di Lorenzo Spurio contenute in "Neoplasie civili" recensite da Marzia Carocci

Recensione a “Neoplasie civili” di Lorenzo Spurio 
(Agemina Edizioni)

a cura di Marzia Carocci

Nessun titolo, poteva essere più indicativo di questo: “neoplasie civili”, tumori e metastasi di una civiltà malata, contorta, deviante.
Lorenzo Spurio, attraverso questo suo itinerario poetico, mette in evidenza l'osmosi di un tempo dove l'umano è fautore dell'errore, del male, dell'ingiustizia.
Ogni sua lirica ci indica quelle piaghe che rendono il nostro modo di vivere, cicatrici di egoismi e di soprusi, di illegalità e di crudeltà.
Spurio non si allontana mai da una verità che al lettore può far male perché vera e vissuta come spettatori di un tempo fuorviante dove non c'è spazio per l'onestà, per la solidarietà e per la comprensione.
L'uomo si inerpica da sempre per predominare e da sempre si concentra su l' egocentrismo dove mai da spazio al sentimento se questo non fa parte del proprio io, anzi schiaccia il debole, il dimenticato, l'emarginato.
Lorenzo Spurio sottolinea con pathos di forte coinvolgimento, gli eventi del nostro tempo facendone cronache/poetiche dove la parola ben scelta, avvalora ed esalta le particolarità, sia che si tratti di razzismo, di guerra, d'immigrazione, di violenza, di pedofilia, di mala/politica; egli non abbassa mai il proprio rammarico, anzi, lo urla, lo intensifica, lo evidenzia attraverso un linguaggio poetico dove la metafora porta in alto l'essenza di un pensiero ben ancorato che piano piano, attraverso un'attenta lettura, entra nel nostro stesso corpo dove la rabbia, l'impotenza e la vergogna ci fanno partecipi e spettatori di un mondo che ci appartiene e che si ritorce contro noi stessi attraverso quella freddezza che è ormai diventata parte del nostro vivere quotidiano. Le poesie di questa silloge, parlano e rigettano quelle neoplasie che si estendono a macchia d'olio dove l'uomo ha ormai deciso di sopraffare e di stuprare ogni bene, ogni giustizia, ogni buona causa; cancri maligni che bruciano ogni cellula di costruzione, di pace, di condivisioni sociali dove il potente decide e l'ultimo, il diverso, l'umile, si piega .
Lorenzo Spurio, non è solo un buon narratore ed un ottimo critico letterario, ma un poeta che dell'idioma coglie l'importanza e ne fa mezzo d'informazione mantenendo comunque, l'emozione e la sensibilità che è parte di un cammino letterario/ poetico stesso.
Una lettura che si fa riflessione, analisi e ragionamento dove la poesia parla, informa e diventa forza e stimolo ad un cambiamento, ad una rivoluzione pacifica ma allo stesso tempo incitazione a una ribellione di pensiero, di metamorfosi affinché vi sia positivo cambiamento e che ciò diventi cura dell'uomo e dei suoi mali dove ogni neoplasia si sciolga e si disperda per sempre! 


Marzia Carocci


Firenze, 21-09.2014

martedì 9 settembre 2014

La poesia civile di Lorenzo Spurio: "Neoplasie civili"

Neoplasie civili (Edizioni Agemina)
la prima raccolta di poesie di Lorenzo Spurio



COMMENTO DI IURI LOMBARDI 
-poeta e scrittore-

Il percorso poetico e umano di Lorenzo Spurio è da ritenersi singolare e questa raccolta di poesie ne è la conferma. Singolare almeno per due aspetti: per la forma e per il contenuto.
Partendo dal presupposto, conoscendo le sue fatiche letterarie precedenti, che Spurio è un narratore e uno scrittore di tematiche “particolari”, di un certo impegno civile, in un panorama in cui l'impegno è del tutto assente nella letteratura, questa sua sensibilità la notiamo anche inNeoplasie civili.
Attenzione che fanno di queste poesie un flash rapido, quasi fossero una fotografia, delle vicissitudini umane e del dolore. Ciò premesso, ed era doveroso, possiamo considerare la sua poesia civile un esperimento riuscito che ripristina, tra i tanti filoni della lirica, quel tipo di poesia-contenuto in cui il messaggio (e questo è il dato rivoluzionario) diventa la matrice del testo, libero dalla forma tradizionale. In Spurio, in termini positivi, non c'è spazio nella sua poesia per un impianto narrativo, nonostante questo lo si avverta essendo lui un narratore, ma solo per una poesia di impatto, cioè di concetto, quindi di giudizio.
Poesia-contenuto, poesia fotografica, lontana dai riverberi di un filone crepuscolare o avanguardistico, ma moderna, decisa, secca.
Questo il contenuto che essendo matrice, determina una nuova forma che non imprigiona più in uno schema prestabilito la volontà espressiva del poeta. Infatti, in Neoplasie civili, la forma segue il contenuto con l'uso di versi liberi, non strascicati, spesso rotti da un’esigenza messaggera e rivelatrice.
La forma infatti è di tradizione e Spurio, sia il poeta sia lo scrittore e aggiungo il critico letterario, opera con onestà al di fuori di questo perimetro, per altro abusato.
In sintesi, questa è una raccolta breve e significativa, impegnata al punto di poterla considerare di messaggio e non di morale; una nuova forma di poesia che ha tanto da rivelarci.


Lorenzo Spurio è nato a Jesi (AN) nel 1985. Laureato in Lingue e Letterature Straniere, è scrittore e critico letterario. Ha all’attivo varie raccolte di racconti tra cui la più recente “La cucina arancione” (2013) e numerosi saggi tra cui “Jane Eyre, una rilettura contemporanea” (2011), La metafora del giardino in letteratura (2011), Ian McEwan: sesso e perversione(2013). “Neoplasie civili” è la sua prima opera di poesia.
Collabora a varie riviste ed è direttore della rivista di letteratura Euterpe e socio fondatore della Associazione Culturale TraccePerLaMeta. Gestisce un suo sito (www.blogletteratura.com) dove pubblica recensioni, articoli, commenti ad opere letterarie.
E’ Presidente del Premio Nazionale di Poesia “L’arte in versi” e Presidente di Giuria del Premio di Letteratura “Ponte Vecchio”- Firenze.


Titolo: Neoplasie civili
Autore: Lorenzo Spurio
Prefazione: Ninnj Di Stefano Busà
Postfazione: Cinzia Demi
Editore: Agemina, Firenze
Collana: La Fenice – poesia
ISBN: 9788895555744
Pagine: 64
Costo: 10 €
Info per acquisto: edizioniagemina@alice.it

lunedì 8 settembre 2014

Tragicamente rosso a Ostia

L'Associazione di Promozione Sociale "Le Ragunanze" in collaborazione con Spazi all'Arte, con il patrocinio di Amnesty International Italia il 13 settembre 2014 alle ore 21 presentano "Tragicamente rosso" all'anfiteatro Parco XXV Novembre di Ostia.